foto in alto: Diego Rivera, Murales per il Palazzo Nazionale, Zocalo, Città del Messico
Il muralismo messicano, nasce nel 1920 in Messico a seguito della Rivoluzione messicana, iniziata nel 1910 e terminata nel 1917. Lo scopo della Rivoluzione messicana, era quello di porre fine alla dittatura del Generale Porfirio Diaz che per favorire i grandi proprietari terrieri, sottrae terre ai contadini ma non solo. Francisco Madero, grande proprietario terriero va contro il Generale a favore dei contadini, iniziando così la Rivoluzione messicana. La rivoluzione finisce con la caduta della dittatura e la nascita della costituzione. Lo scopo, della nascita del movimento del muralismo, era quello di denuncia degli orrori della rivoluzione. Senza rivoluzione non sarebbe nato il movimento muralista. È arte sociale. L’arte sociale in generale nasce in modo spontaneo, attraverso personali sperimentazioni artistiche nel sociale e non solo.
Foto in alto: José Clemente Orozco, Guadalajara, Mexico, 1939
I principali esponenti furono Diego Rivera (1886- 1957), José Clemente Orozco (1883-1949) e Alfaro David Siqueiros (1896-1974). Essi sperimentano un’arte realizzata su pareti, muri di edifici pubblici, in grandi dimensioni. Questi dipinti si chiamano Murales e raccontano la storia del popolo Messicano realizzati con colori accessi e con abiti tipici messicani. La tecnica all’inizio fu quella dell’affresco, successivamente vernici perché si asciugavano velocemente. Oggi si usano per fare i murales le bombolette spray perseguendo sempre la sua funzione sociale.
Foto in alto: David Siqueiros, The Revolution (mural)
Michele Bianchi