Il settore automobilistico è in continua evoluzione e molte saranno le novità del futuro. Le case automobilistiche ultimamente sono state spinte a investire in ottica green: veicoli meno inquinanti, che riducono l’impatto sull’ambiente, pur mantenendo qualità di prestazione.
Tuttavia, i dati emersi da un’indagine di Altroconsumo, effettuata nel marzo 2021 e finanziata dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea, sono preoccupanti. Nei sei Paesi campione (Italia, Spagna, Portogallo, Belgio, Francia e Germania), la consapevolezza dell’impatto ambientale dei veicoli a motore è molto bassa e non influenza in modo significativo la scelta del veicolo.
Solo il 2% dei 9.000 cittadini europei intervistati ha indicato l’impatto ambientale come criterio principale per l’acquisto di un’auto nel futuro, mentre quasi la metà (46%) si è basata sul criterio economico: prezzo e valore in caso di vendita.
Segue il 12% che si basa sul marchio, il 9% sul design, il 7% sull’affidabilità. Si aggiudicano il 5% sia il comfort, che il tipo di carburante e il 3% sia le prestazioni, che i consumi. Si scende al 2% per la sicurezza attiva (cruise control, parcheggio assistito…), oltre che per l’impatto ambientale, e all’1% sia per il tipo di cambio, che per la sicurezza passiva (costruzione dell’auto, airbag…). Infine, il 4% ha individuato altri criteri.
Interessanti anche i dati relativi al tipo di alimentazione prescelto: solo l’1% sceglierebbe un veicolo a idrogeno (se disponibile), il 5% a metano, il 9% elettrico. Il 10% degli intervistati è interessato al Gpl e un altro 10% all’ibrido ricaricabile. Il 16% si orienta verso un veicolo diesel. Il 18% resta fedele alla benzina. Infine, ben il 31% si dichiara interessato ad acquistare un’auto ibrida. Sarà dunque questa l’auto del futuro?
In effetti, i veicoli su quattro ruote economicamente più vantaggiosi sono proprio gli ibridi e gli elettrici. Secondo un recente studio finanziato dalla European Climate Foundation e commissionato dal Beuc (European Consumer Organisation), le auto green stracciano i più tradizionali mezzi a motore termico (diesel e benzina) in quanto a spese di mantenimento. Tali costi comprendono prezzo di acquisto, assicurazione, rifornimenti, manutenzione, tassi e variabili (quali possibili incentivi o investimenti in caso di rivendita).
Per fare un esempio, in 15 anni un veicolo elettrico richiede un costo poco al di sotto dei 74.000 euro, un ibrido ricaricabile di 77.000 euro, un diesel di 78.000 euro e un’auto a benzina di ben 85.000 euro.
Peter Paul Huayta Robles