Ognuno di noi , nella vita, prima o poi, sentirà il bisogno di un confronto esterno alla propria cerchia di affetti primi quali possono essere la famiglia o gli amici. Molti possono essere i fattori scatenanti che ci possono condurre al bisogno di esternare le maree interne alla nostra anima. Difficoltà o disagi nelle relazioni. Senso di depressione. Senso di inadeguatezza verso il tempo, lo spazio, le persone che ci circondano. Invasi da un senso di vuoto nell’affrontare un particolare momento del nostro presente, il dialogare con terze persone che non ci conoscono fino in fondo ci può tornare utile per elaborare la difficoltà. Le figure professionale con cui iniziare una terapia conoscitiva possono essere lo psicologo o lo psichiatra. Ma che differenza c’è tra le due professioni ? A chi rivolgersi in caso ci si senta invasi da un irrefrenabile bisogno di buttare fuori il nero che abbiamo dentro ? Lo psichiatra ha una laurea in Medicina e Chirurgia e una specializzazione post-lauream in Psichiatria. Per psichiatria si intende la branca della medicina che si occupa della diagnosi e cura dei disturbi mentali. Essendo lo psichiatra un medico, ha la facoltà di prescrivere farmaci e psicofarmaci, nel caso in cui constati un funzionamento anomalo a livello fisiologico del sistema nervoso centrale del paziente. Può richiedere e valutare esami medici. Abitualmente è il medico di base a consigliare di effettuare un primo colloquio. Il medico di base può avviare un percorso pubblico di cura indirizzando con ricetta medica il paziente a contattare i punti di riferimento pubblici. Punti di riferimento quali il DSM (Dipartimento di salute mentale) e il CSM (Centro di salute mentale), centro di primo riferimento per i cittadini con disagio psichico, il quale coordina nell’ambito territoriale tutti gli interventi di prevenzione, cura, riabilitazione dei cittadini che presentano patologie psichiatriche. Una volta presentata la ricetta, scatta la cosiddetta “presa in carico”, ovvero si mette in moto la macchina d’aiuti psico-sociali volti a riabilitare la persona su tutti i fronti per migliorarne la qualità della vita. A differenza dello psichiatra, lo psicologo interviene su quella che è l’area affettiva, cognitivo-comportamentale della persona. Tra le varie cose, può trattare disturbi d’ansia e di alterazione dell’umore, il disagio giovanile – adolescenziale, offrire sostegno alla genitorialità, all’elaborazione del lutto e di crisi importanti. Può proporre anche terapie di coppia o di gruppo. Lo psicologo è un vero e proprio alleato terapeutico ovvero instaura con il paziente una vera e propria relazione du fiducia, lavorando sui vissuti della persona. Ci si può rivolgere a lui nel caso in cui si senta il bisogno di tirare fuori emozioni, capire l’origine di alcuni comportamenti, correggerne il tiro, potenziare le proprie risorse. Per essere chiamato tale, lo psicologo deve possedere una laurea in Psicologia, aver superato l’esame di Stato ed essere iscritto all’Albo professionale dell’Ordine degli psicologi. Il medico di base ha la giusta preparazione per indicare al paziente la strada da percorrere. A livello pubbblico, se si opta per uno psicologo, è consigliabile prendere contatti con il consultorio familiare presente nella propria zona: questo ha infatti il compito di prendere in carico il singolo, la coppia o l’intero sistema famiglia, nel caso in cui si riferisca un determinato disagio . Solitamente nel consultorio tutto è gratis, anche il percorso. E viene tutelata al massimo la privacy. Una volta svolte le prime consulenze, sarà il professionista a valutare se la terapia ha bisogno di un lavoro più lungo e approfondito: in quel caso, la persona sarà invitata a vedere un professionista privatamente. Nelle ASL il primo consulto con lo psicologo è gratuito. Attualmente è possibile prenotare fino a un massimo di otto sedute alla volta, spendendo in totale circa 36 euro. Si tratta di un notevole risparmio calcolando che una singola seduta da un privato può costare tra i 40 e 100 euro. Per lo psichiatra , una seduta in libera professione costa circa 100 euro. Presentando la ricetta del medico alle strutture pubbliche, è possibile ottenere un ciclo di incontri dallo psichiatra (circa 8) ad un prezzo notevolmente inferiore rispetto al tariffario di un privato: solitamente non si va oltre i 50 euro, in totale.
Thomas Tolin