Nella foto, in alto: auto mal parcheggiata
Posteggiare male può voler dire di commettere il reato penale di violenza privata. Posizionare le ruote anteriori sul marciapiede, sostare in senso contrario a quello di marcia, occupare più di un posto auto nonostante la presenza delle strisce che delimitano l’area di posteggio, sono tutti casi molto frequenti e per i quali si hanno apposite sanzioni previste dal Codice della Strada. Tuttavia, la Corte di Cassazione, in una recente sentenza, ha chiarito che impedire con tali comportamenti il passaggio e costringere l’automobilista a non entrare o a non uscire dal proprio spazio costituisce sempre violenza privata (Art. 610 Codice Penale: “Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni…”). Dunque, chiudere il passaggio con l’auto ad esempio ostruire il passaggio per entrare o uscire dal garage, è reato.
Con un’altra sentenza, la Cassazione ha inoltre precisato che parcheggiare “stretto” allo sportello del conducente di un’altra macchina, tanto da non consentirgli di aprirlo, costituisce altresì reato, e questo anche quando il proprietario potrebbe entrare dal vano passeggero. In questi giorni, causa dell’emergenza Covid-19, che disincentiva l’uso dei mezzi pubblici, il posteggio a Milano è diventato ancora più difficoltoso, se si dovesse applicare questa norma c’è il rischio della paralisi del Tribunale. Invece degli Ausiliari della Sosta si manderanno i Carabinieri.
Massimo Cingolani