Ti ricordi di Nino Benvenuti? Questa è la domanda che potremmo fare a quelli che adesso hanno dai cinquantacinque anni in su. Infatti per molti, che nel 1967 erano bambini o ragazzi, il ricordo va ad una diretta radiofonica dall’America, dove Benvenuti si batteva contro Emile Griffith per il titolo mondiale. Per via del fuso orario, in Italia la trasmissione fu trasmessa a tarda notte. In un’Italia che all’epoca era abituata ad andare a dormire presto, per alzarsi di “buona mattina “ per recarsi al lavoro. Quella sembrava quasi una trasgressione, la prima possibilità anche per i giovanissimi di andare a letto ben dopo “Carosello”. Chi non sa cosa è stato Carosello? può leggerlo su Wikipedia. Un altro ricordo di Benvenuti è la sua partecipazione ad un paio di Film. Uno, western con Giuliano Gemma, ed anche quella era un’anomalia. In un Paese dove gli unici uomini di spettacolo, prestati al cinema erano i cantanti.
Di sponsorizzazioni, trasmissioni sportive, talk show, non si parlava ancora. Comunque per chi non lo conoscesse: Giovanni Benvenuti detto Nino , nato nel 1938 nell’Isola d’Istria ( Slovenia), è un ex pugile, che si è dilettato a fare l’attore e nel 1964 si è interessato di politica. Nella sua carriera pugilistica ha portato a casa diversi titoli mondiali dal 1960 al 1970. Ancora oggi è considerato uno dei migliori pugili italiani ed amato dal pubblico.L’incontro che rese famoso Benvenuti, fu contro il pugile americano Emile Griffith (1938-2013) considerato imbattibile e addirittura nel 1964 fu nominato pugile dell’anno, premio “Fighter of the year” creato dalla rivista americana Ring Magazine. Nino Benvenuti rientra in Italia con il titolo di Campione del mondo. Nel 1968 vinse il premio ” “Fighter of the year”. Il secondo incontro di rivincita di Benvenuti con Griffith viene perso da Benvenuti, così il titolo mondiale ritorna in America. Nel 1968 si ha la terza sfida di Benvenuti con Griffith. Vince Benvenuti riportando il titolo in Italia. Dopo altri incontri con altri pugili, nel 1971 si ritira dal pugilato.
Massimo Cingolani