Nella foto, in alto: una delle sale del ristorante Aladino
Aladino è un giovane ragazzo povero che vive nel Catai. Un giorno trova una lampada magica contenente un genio rinchiuso, pronto a esaudire i voleri del proprietario della lampada. Con l’aiuto del Djinn, Aladdin, che in altre circostanze non avrebbe mai potuto aspirare di convolare a nozze con una principessa, diventa ricco e potente. Sposa, infatti, la principessa Badr al-budūr, figlia del sultano del regno del Catai. Terra, per l’appunto, in cui è ambientata la storia. Per riuscirci sconfiggono insieme il mago cattivo proveniente dal Maghreb e, una volta morto questi, anche il suo perfido fratello. Entrare nel ristorante Aladino, in Via Maiocchi 30 a Milano, è come aprire una pagina delle ”Mille e una notte”. Infatti, l’arredamento in stile e i narghilè a disposizione per un fumo aromatico creano questa atmosfera. Ma non è solo ciò, anche il menu cha passa dagli antipasti come la polpa di melanzane con noci e verdure, condita con salsa di melograno e olio d’oliva, la crema di ceci, con salsa semi di sesamo. Oppure, le melanzane al forno con pomodori, peperoni e ceci profumati alla cannella. Tanto per citare alcune tra le varie offerte. Fino ai dolci caratteristici. Tutto è un tripudio di sapori ben combinati. Battenti bandiera della Repubblica dei Cedri (Libano) e della Siria
Nella foto, in alto: una ballerina di danza del ventre
Il ristorante, di fatto, come si puo’ capire, è prettamente mediorientale. Nato nel febbraio 2001, primo siriano-libanese dall’ambiente e arredo totalmente orientali. Grazie al gentilissimo titolare, signor Al Taiar Jehad, sarete accolti con la massima cortesia e accompagnati dalla sua esperienza trentennale di chef di prestigio a fare un magico tour tra i sapori “Mille e una Notte”!
Massimo Cingolani