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Sanremo 2025. La lingua dei segni torna al Festival di Sanremo all’insegna dell’inclusione

Il Festival di Sanremo prosegue il suo impegno verso l’inclusività, accogliendo nuovamente le performance in Lingua dei Segni Italiana (LIS). Quest’anno, il pubblico sordo sarà in grado di vivere appieno la magia del festival, grazie all’espressività visiva dei performer LIS che interpreteranno ogni brano in gara. Tra le protagoniste di questo nobile progetto troviamo Argentina Cirillo e Monica Mercanti, due artiste che hanno dedicato la loro carriera all’accessibilità musicale.

Argentina Cirillo, nota per la sua intensa interpretazione del brano vincitore dello scorso anno, continua a lavorare su progetti inclusivi con la Cooperativa Sociale CREI. Il suo impegno quest’anno si concentra su brani complessi che richiedono soluzioni creative per rappresentare al meglio i riferimenti culturali presenti nei testi.

Monica Mercanti, d’altra parte, sfrutta la sua esperienza da ballerina sorda e docente LIS per offrire performance che fondono movimento e segni in modo unico. I suoi adattamenti riflettono una comprensione profonda del ritmo e del significato delle canzoni, come dimostrato dal suo lavoro su “Balorda nostalgia” di Olly e “Grazie ma no grazie” di Willy, dove ha collaborato con altri per interpretare le intricate metafore presenti.

Le esibizioni LIS del Festival di Sanremo 2025 saranno visibili in diretta su Rai 1 e in streaming su RaiPlay, permettendo così una fruizione senza barriere dell’evento. Progetti paralleli, come le video guide in LIS della Cappella Sansevero, continuano nel solco tracciato da CREI e dai suoi partner, ampliando l’accessibilità nel mondo dell’arte e della cultura.

Nella foto. In alto: Monica Mercanti

L’edizione di quest’anno promette di essere un palcoscenico d’inclusione, dimostrando come la musica possa andare oltre le parole, abbracciando l’universalità delle emozioni. Sanremo si conferma così non solo un evento musicale, ma anche un simbolo di coesione sociale e di celebrazione delle diversità.

Tiziana Giglioli

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