Può esistere la vita oltre il Sistema Solare? È una domanda a cui è ancora difficile rispondere.
Eppure, potrebbe essere così, secondo le osservazioni effettuate da un’équipe di astronomi dell’Instituto de Astrofísica e Ciências do Espaço, Università di Porto, con l’uso del Very Large Telescope dell’Osservatorio europeo australe in Cile. I risultati delle ricerche sono stati pubblicati sulla rivista “Astronomy & Astrophysics”.
È stato osservato, infatti, che il Sistema L 98-59 avrebbe condizioni propizie alla vita. Quali sono le sue caratteristiche? Innanzitutto, si sviluppa intorno all’omonima stella madre: una nana rossa, con massa pari a circa un terzo di quella del Sole e distante 35 anni luce dalla Terra.
Come è stato rilevato nel 2019 dal satellite Tess della NASA, il Sistema è composto innanzitutto da tre pianeti: L 98-59b, L 98-59c e L 98-59d. Grazie alle recenti osservazioni, ora è anche possibile descriverne le peculiarità: sono tre pianeti rocciosi, proprio come Venere e la Terra, abbastanza vicini alla stella da non essere ghiacciati e inospitali. I primi due potrebbero avere qualche residuo di acqua nel sottosuolo e nell’atmosfera, mentre il terzo sarebbe costituito per ben il 30% da acqua. Inoltre, grazie al metodo della velocità radiale, i ricercatori hanno stabilito che L 98-59b ha una massa pari a metà di quella di Venere.
Ma non finisce qui! È stato anche scoperto un quarto pianeta (L 98-59c) e forse perfino un quinto (L 98-59d), entrambi presenti nella zona abitabile del Sistema planetario. Ovvero, la zona che presenta le condizioni adatte per ospitare la vita.
Quindi, non siamo soli nello spazio? Forse presto ne sapremo di più, grazie a due strumenti estremamente innovativi e raffinati: il futuro telescopio spaziale James Webb e l’Extremely Large Telescope, in costruzione nel deserto cileno di Atacama e in funzione dal 2027.
Luana Vizzini