Trattasi di un investimento e progetto russo nei trasporti studiato dall’ing. Anatoly Yunitskiy. Un mezzo di trasporto innovativo, sospeso nell’aria, a basso costo e a basso inquinamento. Si integra perfettamente con l’infrastruttura esistente e migliora la qualità della vita dei cittadini. Il suo nome commerciale è UNITSKY STRIN TRANSPORT (UST).
Cosa ha di tanto speciale? Che si tratta di un sistema di trasporto sopraelevato, al di sotto del quale è possibile sviluppare una normale città con palazzi e giardini. Chi ha inventato e lavorato a questo progetto, aveva l’obiettivo di migliorare la vita del nostro pianeta e anche di favorire gli spostamenti utilizzando un mezzo di trasporto più comodo e più veloce. Code e traffico congestionato sulle strade, oggi motivo di tanto stress, vengono eliminati. Tre sono le versioni del sistema destinate sia al trasporto merci che al trasporto passeggeri:
. high speed, per viaggi superiori ai 10.000 Km . Attualmente si viaggia a 500 km/h, ma in futuro, si sta lavorando affinché possa raggiungere i 1.250 km/h;
. per il trasporto urbano in sostituzione di tram, taxi, autobus, filobus;
. per il trasporto merci.
Poiché le spese dell’infrastruttura sono piuttosto onerose, si è pensato di abbatterle mediante il progetto di un unico network di trasporto per passeggeri e merci, consentendo una miglioria ambientale e dell’economia delle città. Sono in progettazione funivie cittadine in Australia, Turchia, Arabia Saudita, Canada e India, dove ci sono grandi distanze da coprire. In alcune di queste nazioni, anche di sovraffollamento.. In India è già stato siglato un contratto per la costruzione di tre linee di SkyWay. Saranno realizzate nella popolosa regione dello Jharkhand , una zona molto industrializzata e ricca dell’India .
Le tre linee indiane saranno destinate una per il trasporto urbano, la seconda per la capitale e la terza, ad alta velocità, per mettere in collegamento le due città più popolose dello stato. L’opera procurerà mille posti di lavoro. In Bielorussia , su un terreno abbandonato di 36 ettari, sorgerà l’ECO TECHNO PARK per sperimentare le potenzialità dei prototipi industriali, i benefici a livello ambientale e l’utilizzo efficiente di risorse e carburante. In 25 anni di attività si valuta che si potrebbero risparmiare 22.000 tonnellate di carburante e,quindi, evitare che 20 miliardi di tonnellate di sostanze nocive vengano immesse nell’ambiente. Quasi fantascienza.
Michele Bianchi