Antonino Bellavita è amico dell’intervistatrice. Per lui ha il massimo rispetto, sia come uomo sia come wrestler. Purtroppo, in questo bellissimo sport capita spesso che i wrestler si prendano troppo sul serio, che la gimmick, magari ti sfugga di mano. Gimmick , termine che si usa nel wrestling per indicare tutte le caratteristiche di un personaggio interpretato da un wrestler. Allora ci si convince davvero di essere delle specie di divinità mentre tutti gli altri sono, a dir poco, ingenui, bloccati, senza nerbo e senza pregi. Antonino è uno dei pochi, che è in grado di saper scherzare sul proprio personaggio. Grazie, davvero, Antonino. Solo i GIGANTI sanno ridere di sé stessi.
Ecco qua Antonino Bellavita, il nuovo Revolution champion TCW. Parlaci di te, Antonino! Da dove arriva la tua grande capacità atletica?
Ciao a tutti! Fin da piccolo sono stato sempre il migliore nelle diverse discipline, delle mie classi quando facevo palestra. Infatti ho vinto svariate medaglie nel salto in alto, salto in lungo ed altro ancora. Inoltre, da quando avevo quindici anni gioco come portiere in una squadra di calcio. Quindi, molto spesso faccio allenamenti su rapidità ed agilità, sviluppando molto i muscoli delle gambe, che reputo il mio punto forte.
In effetti, la tua agilità è palese! La prestanza fisica conta molto, per te?
Assolutamente no, il MIO TCW Revolution Title, l’ho vinto contro quello sfigato e obeso di Kombat Komedian che pesa più di cento chili. Nel wrestling non conta solo la forza, contano molto anche la furbizia e la scaltrezza.
Sì, più che di prestanza fisica si può parlare di avvenenza… Di solito ogni incontro ti vede vincitore, ma ti è mai capitato di venire “suonato”?
Certo che si! Nei primi match contro Big Marcus The Monsterchef le ho sempre buscate per colpa dell’inesperienza, ma ora è tutta un’altra musica ed infatti sono il TCW Revolution Champion.
Ma anche qui ti hanno “suonato” a dovere! Questo sport è riuscito ad esaltare la parte selvaggia del tuo carattere?
Certo che sì! Quando salgo sul ring mi interessa solo una cosa: vincere. Me ne frego sia di ciò che pensa il pubblico e sia di quello che pensano i miei “compagni di backstage”.
In effetti risulti “selvaggio” proprio nella tua più intima essenza! Ti è mai capitato di perdere un incontro perché l’arbitro favorisce palesemente l’avversario?
Mi brucia ammetterlo, ma no, se ho perso è stato merito dei miei avversari ed un po’ della mia ingenuità, ma ora il tempo degli scherzi è finito.
Hanno incastrato Roger Rabbit, ma anche Antonino Bellavita, mi pare! A volte ti accusano di combattere male, secondo te, come mai?
La gente può dire quello che vuole. Non piacerai mai a tutti, soprattutto in Italia. Possono dire tutto quello che gli pare, ma io ho alla vita un titolo, e loro no. Sono gelosi, vorrebbero tanto emularmi, ottenere i miei risultati ma, ovviamente, non ci riescono. Rodendosi nell’invidia, insultano.
In effetti però bisogna ammettere che qualche comportamento “canino”, ce l’hai davvero… Che cosa, secondo te, decide l’esito di un match?
Ci sono tanti fattori che incidono, ma quello che prevale è la voglia di vincere ed io sono nato per fare ciò.
Soprattutto a Tris! Ti è mai capitato di distrarti durante un incontro?
Si, lo ammetto. Il fatto di farmi i selfie ne è una prova. Lo faccio quando me ne frego del match. Nel match valevole per il titolo TCW Revolution non l’ho fatto ed infatti sono diventato campione.
In effetti hai solo i selfie, in testa! Come ci si sente quando si conquista una cintura?
Mi sento normale, io sono nato per vincere, solo gli sfigati esultano quando vincono perché sanno che quella sarà la loro unica vittoria del resto della loro vita.
Sì, vedo che per te questi atteggiamenti sono davvero naturali. Ma dimmi, hai mai provato attrazione per qualcuno dei tuoi compagni di roster?
Questa domanda è un insulto per me. Io giro le migliori discoteche d’Italia e mi passo delle fighe pazzesche. Sottoporrò questa domanda al mio legale!
E noi gli porteremo le prove…
Naturalmente abbiamo scherzato. Alla faccia di tutti quelli che si prendono troppo sul serio!
Erika Corvo