Tahiti. Geograficamente si trova nel Oceano Pacifico ed è isola di origine vulcaniche la più grande della Polinesia francese. L’isola divenne nella fine Ottocento dal continente Europeo meta di viaggio. Tutti quelli che la visitarono ne rimasero affascinati. Anche il grande artista post-impressionista Paul Gauguin (1848- 1903) ne rimase colpito a tal punto di lasciare tutto e trasferirsi sull’isola rimanendo fino alla sua morte nel 1903. Conosciuta anche come ‘Isola Tamurè ’ o isola del pesce crudo marinato, per la sua spiaggia con la sabbia di colore scura ed è circondata dalla barriera corallina. Politicamente è una colonia francese dal 1880 e la lingua ufficiale che parlano i nativi è il francese anche se gli indigeni ancora oggi parlano anche il tahitiano. Per Gauguin e gli altri artisti post-impressionisti il quadro doveva esprimere le loro emozioni. In base a questa ipotesi di lavoro, nel 1891 l’artista decise di partire per Tahiti. Con grande entusiasmo e metodo dipinse molti quadri come “Due donne tahitiane sulla spiaggia” e molti altri. I suoi quadri divennero più colorati più luminosi, più esotici. Nel 1893 tornò a Parigi ma i suoi quadri non piacevano al pubblico, non erano ancora preparati a tale freschezza e ricchezza di colori. Egli scrisse anche un diario, “Noa Noa”, dove spiegava il simbolismo dei suoi quadri. Insoddisfatto e malato ritornò a Tahiti e nelle isole intorno. Scrisse un libro “memorie di un selvaggio” e dipinse Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Come lui stesso la definita un’opera filosofica. Al grande artista, l’isola di Tahiti ha dedicato un museo, “Museo Paul Gauguin”. L’isola non vive solo di arte ma di cultura e danza. Per chi decidesse di partire alla volta di Tahiti, attenzione al periodo della stagione delle piogge (da Novembre a Aprile).
Giovanna Lombardo