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Il secondo obiettivo dell’Agenda 2030 punta a eliminare la fame e a garantire la sicurezza alimentare per tutti entro il prossimo decennio La comunità globale si trova di fronte a un compito ambizioso e cruciale: eliminare la fame in tutte le sue forme entro il 2030. Questo obiettivo, noto come “Fame Zero”, è il secondo dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Con milioni di persone ancora afflitte dalla malnutrizione, fame e insicurezza alimentare, raggiungere questo traguardo richiede un impegno collettivo e azioni coordinate a livello internazionale. La fame e la malnutrizione non sono solo problemi umanitari; sono questioni di sviluppo che minano il progresso economico, la salute pubblica e la stabilità sociale. Secondo il rapporto delle Nazioni Unite sullo Stato della Sicurezza Alimentare e della Nutrizione nel Mondo (SOFI), la fame ha continuato a crescere, alimentata dai conflitti, dal cambiamento climatico e dalle crisi economiche.
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Le zone di conflitto rimangono tra le aree più critiche, dove la sicurezza alimentare è minacciata da guerra e violenza. Inoltre, il cambiamento climatico sta alterando i modelli agricoli, causando raccolti imprevedibili e mettendo a rischio le risorse di sussistenza di milioni di agricoltori. Pandemia e disuguaglianze economiche aggiungono ulteriori strati di complessità al quadro già difficile.
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Per affrontare queste sfide, l’Agenda 2030 propone un approccio integrato che include il miglioramento della produttività agricola, l’accesso equo alle risorse alimentari e la promozione di sistemi alimentari sostenibili. Investimenti nella tecnologia agricola, supporto a piccole aziende e l’adozione di pratiche agricole rispettose dell’ecosistema sono passi chiave per progressi tangibili. I governi, con l’appoggio di organismi internazionali, stanno lavorando per creare reti di protezione sociale che offrano sicurezza alimentare immediata e supporto a lungo termine. Dai programmi di alimentazione scolastica ai progetti di microcredito per agricoltori, la comunità internazionale si sta mobilitando per costruire un futuro più equo e nutrizionalmente sicuro.
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Il cammino verso la Fame Zero rappresenta una sfida complessa ma non impossibile. Attraverso una combinazione di policy lungimiranti, innovazioni tecnologiche e una cooperazione internazionale rafforzata, il mondo può avvicinarsi a un futuro in cui ogni persona ha accesso a cibo sufficiente e nutritivo. L’Agenda 2030 chiama ciascuno – dai decisori politici ai cittadini comuni – a unire le forze per questa nobile causa. Senza dubbio, eliminare la fame è un investimento nel nostro futuro comune, in cui prosperità e dignità siano un diritto universale per tutti.
Tiziana Giglioli