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Una volta si giocava a soldatini…

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Nella foto, in alto: soldatini Isis

Una volta quando si giocava con i soldatini, ci si alternava nel parteggiare per gli indiani o i cowboy, un po’ come bianchi e neri nel gioco degli scacchi. Adesso si potrà giocare a Coalizione contro Isis.
All’ultimo Hobby Model Expo di Novegro 2015, la sorpresa di vedere importanti marche del modellismo presentare in piccole scatole di montaggio i combattenti dell’Isis, tra i quali anche alcune donne,in pose adatte al campo aperto.
Altre scatole invece contongono i “Modern Urban Resisters (terrorist)”,compresi alcuni kamikaze ed altri armati di lanciamissili stinger.
Non potevano mancare le truppe d’elite adatte alla controguerriglia, e è da notare che la scatola di soldatini non riporta la nazionalità dei militari, perché ora le divise degli eserciti sono tutte uguali, per cui possono essere reparti sia americani sia di altri paesi che decideranno di intervenire nel conflitto.
Si sa, i soldatini sono lo specchio della realtà, si è iniziato a giocare con i napoleonici, per poi passare 7° Cavalleria contro i Sioux e nei war game si possono anticipare le scelte di politica estera senza coinvolgere i parlamenti.
Ma rappresentare il palo della tortura degli Indiani e Custer che distrugge gli accampamenti con dentro donne e bambini era forse meno tragico e sanguinario? Forse la differenze è nel fatto che la rappresentazione di simili atrocità era mediata dalla letteratura a fumetti, dal racconto fantastico dalle stesse cronache giornalistiche, ora invece quello che era una rappresentazione la possiamo vedere in diretta con persone reali sui video. Come cambia il mondo!

Giovanna Lombardo

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