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William Turner e i suoi paesaggi

S. Giorgio mAGGIORE VENEZIA

Nella foto,  in alto: William Turner, San Giorgio Maggiore, Venezia.  (Acquarello)

Joseph Mallord William Turner (1775-1851), è uno dei maggiori artisti inglese del periodo Romantico. Considerato un anticipatore della corrente artistica che si svilupperà a fine Ottocento, l’Impressionismo. Ma anche un anticipatore dell’astrattismo. Un grande pittore astratto che ne venne influenzato. L’artista contemporaneo americano di adozione, Rothko (1903-1970). L’Ottocento è un’epoca dove ci si concentra sui sentimenti e viene messa da parte, la razionalità dei precedenti anni del Neoclassicismo, dalle idee illuministiche, ma non per questo non si ricerca la perfezione alimentata successivamente anche dalla nascita della fotografia. Elemento centrale dell’artista romantico, è il soggettivismo visuale dell’artista. Per il critico è difficile inquadrare i diversi artisti in un’unica corrente artistica, il Romanticismo. Si usano tecniche, colori, composizioni differenti da artista a artista. La pittura di paesaggio si affermò, poco dopo la metà del Settecento con John Constable e William Turner. Ci domandiamo a questo punto, come il pubblico ha accolto questo tipo di arte questo stile un po’ differente dall’Accademico? Destano molto scalpore e vengono accettate dal pubblico più di quella di Constable troppo realistica. Anche se Turner dimostra agli architetti del tempo che se vuole, disegna e dipinge un edificio meglio di un architetto. A differenza del suo collega, William Turner, presenta al pubblico la tecnica dell’acquarello, considerata una tecnica inferiore all’olio, ma particolarmente adatta per la sua leggerezza a cogliere le diverse tonalità di colore e sfumature della natura. Progressivamente, influenzato dalla tecnica dell’acquarello pertanto i suoi quadri ad olio a poco a poco, divengono evanescenti, armoniosi, non pesanti, sentimentalmente romantici. Turner, viaggiò molto per tutta la Gran Bretagna e altre città europee. Ma dei paesaggi Italiani, ne fu talmente affascinato che divennero la sua meta preferita. Quando ritornava in Inghilterra dai suoi viaggi si accorse che i suoi disegni erano molto ammirati dalle persone. Pensò presto di guadagnarsi qualcosa, così i suoi viaggi ad un certo punto della sua vita, ebbero uno scopo speculativo, quello di vendere. Collaborò con vari editori e incisori. La sua prima serie di disegni dal titolo “Vedute pittoresche della costa sud dell’Inghilterra”. Fu pubblicata a fascicoli tra il 1814 e il 1827. Il passaggio dall’acquarello alla tela è molto difficile. Egli tratta la tela come un acquarello il colore è steso a velature.

William Turner, "Pioggia vapore e velocità", olio su tela,1844
Nella foto, in alto: pioggia, vapore e velocità (Olio su tela, 1844)

Nell’insieme dei suoi paesaggi non mostra linee ben definite possiamo ritrovare elementi di richiamo realistico nei suoi paesaggi come: Pioggia vapore e velocità, del 1844, La valorosa Témérarie, del 1939, sono due dipinti ad olio su tela. Il risultato è sempre quel vedere e non vedere, un nascondere o mostrare velatamente gli oggetti ad un riconoscimento visivo reale. Mai a prima vista ma solo con un’osservazione attenta nell’insieme del quadro. Riesce a cogliere la luce i bagliori l’atmosfera di quell’istante, dell’attimo osservato. la luce i bagliori di luce rappresentano per l’artista la parte spirituale, che c’è in ognuno di noi.

locandina-turner-film
Nella foto, in alto: locandina del film della vita di  William Turner

Desta meraviglia, ma anche tanta malinconia. Ebbe un enorme successo quando fu esposto al Royal Academy che era già da tempo membro effettivo, dal 1802 come insegnate di prospettiva. Nel 1837, smette d’insegnare e nel 1851, il 19 dicembre, a Chelsea in Inghilterra, muore. I suoi quadri e acquarelli li lasciò allo Stato Inglese. Nel 1984, venne istituito in Inghilterra il premio Turner. Premio molto prestigioso di arte contemporanea. In precedenza nel 1974, negli Stati Uniti fu realizzato un museo per ospitare la sua collezione di stampe, il Turner Museum. Su di lui è stato realizzato anche un film nel 2014, dal titolo “Mr. Turner”. il film è biografico e parla dei suoi ultimi venticinque anni di vita. Nel 2015 alla premiazione degli Oscar, ha avuto la nomination per la miglior fotografia, scenografia, costumi e colonna sonora.

Stefania Monciardini

 

 

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